Il Museo Bersano delle contadinerie e delle stampe sul vino, è la testimonianza concreta di una cultura (quella della civiltà contadina piemontese) che sta ormai scomparendo. E’ uno dei più apprezzati musei della civiltà enoico-contadina. Nel museo si trovano i vari tipi di recipienti, come bicchieri e calici, spessi per durare nel tempo, pinte straordinarie, quarti di brenta soffiati nel vetro scuro di Poirino, solidi mastelli per tirare il vino e tini dove l’uva fermentava, grandi botti di cantina e i barlet omaggio per mediatori e carrettieri che avevano misure molto varie, perché rapportate alla generosità dei contadini. Al Museo Bersano sono presenti anche bellissimi torchi del ‘600- ‘700 a vite centrale discendente. Vi sono anche dei torchi, detti alla genovese, muniti di due grandi viti verticali. La loro maestosa semplicità è simbolo di dedizione al lavoro vignaiolo. Fra gli attrezzi sono presenti anche zappe, secchie, paioli, mortai, setacci, zangole, moschiere in vetro, lanterne e zucche cave per portarci l’acqua.
MUSEO BERSANO DELLE CONTADINERIE E DELLE STAMPE SUL VINO
Le raccolte datano un’epoca più recente rispetto alle Contadinerie: sono degli anni ’60 e raccontano quattro secoli di stampe ed etichette rare. Vi sono etichette di tutti i tipi: dipinte a mano, con caricature, stampate con caratteri estremamente sofisticati.
“Intorno al 1960 mi è venuta l’idea di raccogliere gli attrezzi dei contadini del Monferrato e della Langa -racconta Arturo Bersano – utilizzati per i lavori nel vigneto, in cantina, nel campo, nell’orto, nel bosco e in genere per la vita in cascina.
In verità, essi sono modi di intendere il vivere, di stati d’animo del buon uomo di campagna, più che semplici attrezzi sorpassati. riesco a capirli come una sintesi di tutto ciò che è stato su questi colli. tutti insieme, con gli uomini e la terra, formavano il mondo monferrino di un tempo”. Inoltre, nel museo delle stampe sono raccolti documenti, disegni, dipinti riguardanti il mondo del vino degli ultimi quattro secoli, nel Monferrato e nelle Langhe. Per il visitatore, l’avventura di riscoprire quanto celato nelle sue più profonde e, a volte, dimenticate radici. E per il visitatore virtuale l’occasione di vedere gli aspetti più caratteristici.
Località: Nizza Monferrato (Asti), p.zza Dante 21
Telefono: 0141 726672/721273
Orario: visita previo appuntamento telefonico
INGRESSO GRATUITO
Autore: Tommaso Aniballi