Il Museo del cavatappi

8 Agosto 2011

410x260Una visita particolare merita il Museo dei Cavatappi. L’unico, davvero, nel suo genere. Stappare una bottiglia di vino è un rituale che ha in sé qualcosa di magico: gli occhi dei presenti sono concentrati su chi svolge l’operazione. Viene rimosso il sigillo di stagnola e posizionata la punta del cavatappi al centro del turacciolo. La vite affonda nel sughero fino a perforarlo e infine, con lo sforzo di trazione necessario, il tappo fuoriesce dal collo della bottiglia con un leggero schiocco. Il turacciolo viene estratto e annusato per verificare se presenta odore. Il nettare degli dei ora è pronto da servire e degustare. È normale usare il cavatappi e il gesto dell’aprire la bottiglia per tutti noi diventa rito, prima di assaggiare il vino. A questo atto, che prelude al piacere vero e proprio della degustazione, Paolo Annoni, un farmacista nato a Torino e trasferitosi nelle Langhe, ha dedicato un intero museo, dove sono visibili 500 cavatappi raccolti nel tempo.

tris-cavatappiI cavatappi sono conservati in una splendida cantina, dai soffitti con volte a botte in mattone, e raccontano nelle diverse forme il cambiamento subito dalla vita quotidiana dal 17º secolo in poi. Si parte dai “cavatappi sospesi”, passando per quelli a “T”, in legno, ferro, alluminio, ottone, osso, corno, ebano, madreperla, bronzo, avorio, argento, tartaruga e si arriva a quelli moderni, tascabili, pubblicitari, a tema (con figure di animali, persone, sfondo erotico o ironico). Tecnologia e creatività sono stati impiegati nella costruzione di questi oggetti di uso comune, che nelle 19 sezioni del museo sono indagati, spiegati, descritti. Una sezione a parte è dedicata alle cartoline d’epoca con il cavatappi come soggetto.

bacheca-cavatappiIl tutto, inevitabilmente, è legato al territorio, le Langhe, e al buon vino, Barolo in testa. Come a dire che, gli oggetti, i luoghi, perfino la cultura, tutto insomma, affonda in ultima analisi nel gusto di un buon bicchiere, che é prima di tutto piacere. Oltre a cavatappi antichi e moderni,  possiamo trovare prodotti per enologia, souvenir, cartoline, poster, gadget, prodotti alimentari tipici di Langa e un bookshop con vendita di Barolo e altri vini, sempre delle Langhe. In questa parte di servizio al turista sono anche disponibili un Internet point a pagamento e un servizio di informazione gratuito collegato con il sito dell’Ente Turismo Langhe e Roero, per informazioni riguardanti cantine, ristoranti, alberghi, agriturismi, castelli, enoteche, manifestazioni. Un motivo in più per non perdere la visita a questo originalissimo e divertente museo. L’intento didattico e la divulgazione colta che si coglie nei pannelli trilingue (italiano, inglese e tedesco), sono abbinati alla spettacolarità dell’allestimento che evidenzia la bellezza dei cavatappi esposti, alternando immagini d’epoca, colpi di luce e curiosità.

striscia-cavatappi

 

paolo-annoniMuseo dei Cavatappi

Piazza castello, 4 – 12060 Barolo (Cn) – Italy

tel. +39.0173.560539 – Fax +39. 0173.560539

info@museodeicavatappi.it

http://www.museodeicavatappi.it

 

Autore: Tommaso Aniballi

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