Un sistema per ottenere vini di qualità
Nell’introduzione al suo libro Il vino tra cielo e terra, Nicolas Joly scrive: “Uno dei compiti più importanti della vite è capire attraverso le proprie foglie le peculiarità del microclima circostante, afferrando attraverso le radici tutte le sottili varianti del suolo. Ogni vitigno svolge il ruolo “a modo suo”.
In questa citazione, a mio avviso vi è tutto il senso dell’agricoltura biodinamica, un sistema di coltivazione nel rispetto della vita attraverso la considerazione del cosmo come un sistema vivente in grado di influenzare la crescita e la fruttificazione delle piante. Nella biodinamica ha uguale importanza la fertilità del terreno tanto quanto l’apporto di luce e calore che gli proviene dal sole e l’energia derivante dai pianeti e le stelle.
Detto in questi termini sembra tutto un pò fantasioso e filosofico ma se non dimentichiamo che le forze lunari sono in grado di influenzare le maree ed i cicli naturali in agricoltura, tutto diventa più concreto.
In questo contesto, la vite ed il suo prodotto risultano in gran parte determinate dal terroir e dalla cura del viticoltore nel portare avanti il suo lavoro in vigna.
La qualità dell’uva è il primo ingrediente per ottenere un vino sano e dalle qualità eccellenti anche se molto spesso un buon enologo, mettendo in atto le adeguate pratiche di cantina è in grado di risolvere le molteplici anomalie dei vini, portandoli a risultati insperati.
Nei sistemi di produzione biodinamici, il viticoltore cura particolarmente le operazioni in vigna e con l’aiuto della buona stagione riesce ad ottenere una buona materia prima da destinare alla vinificazione. Uva di qualità con un elevato tenore zuccherino, minore presenza di acqua, adeguata presenza di sali minerali e totale assenza di residui chimici normalmente impiegati in agricoltura.
Con questo sistema si possono ottenere vini naturali, nel rispetto degli equilibri ecologici e senza sostanziali interventi in cantina.
I vini assaggiati durante la manifestazione Vivit svoltasi all’interno della cornice di Vinitaly 2012 sono risultati di gran pregio e soprattutto “sani e puliti”, realizzati nel rispetto degli equilibri naturali, senza forzature produttive e nel rispetto dell’ambiente. Una testimonianza importante, quella dei viticoltori biodinamici, portata con molta concretezza e determinazione.
Franco Tacconelli