Le buone maniere per gli ospiti

18 Giugno 2010

Alcune semplici regole per un convivio formale.

buone-maniereOltre che per personale di servizio anche per gli ospiti ci sono delle regole sociali che caratterizzano le “buone maniere”, in particolare:

1-Cedere sempre il passo alle signore e fargli strada, spostare qualche sedia o altro se necessario, chiedendo sempre permesso. Quando ci si siede a tavola, si lascia che la signora abbia il posto migliore, in genere rivolto verso la sala.
2-Quando si è seduti, se arriva una persona, prima ci si alza e poi la salutate; se durante il pasto una signora si allontana, gli uomini si alzano un attimo.
3-Per chiamare un cameriere è necessario un cenno della testa o della mano, evitando in modo assoluto di schioccare le dita o chiamare a voce alta, con termini tipo:”capo”,”senta” o battere il coltello sul bicchiere, ecc.
4-Dal tavolo ci si alza il meno possibile. La sedia va tenuta vicino al tavolo e non si accavallano le gambe, il tovagliolo si mette sulle gambe; quando si termina di mangiare, lo si ripone al lato, senza accartocciarlo, ma piegandolo sommariamente.
5-Il coltello non va mai portato alla bocca, il cucchiaio si porta alla bocca, evitando risucchi; quando la minestra sta terminando, si può inclinare leggermente il piatto. Se si devono deporre le posate mentre si sta mangiando, le si mettono incrociate dentro il piatto; se invece si ha terminato, le posate si dispongono affiancate dentro il piatto. Si mangia tenendo al forchetta nella mano sinistra e il coltello nella mano destra.
6-Si beve sempre a piccoli sorsi, senza sporcare il bordo del bicchiere con le labbra (dovuto a quello che mangiamo o al rossetto).
7-La frutta si taglia sempre con forchetta e coltello “da dessert”, non toccarla mai con le mani. In caso di semi o noccioli, si passano discretamente dalla bocca sulla mano a pugno semichiuso, e dalla mano aprendola leggermente per deporli nel piatto.
8-Durante tutto il pasto, i gomiti rimangono attaccati al busto.
9-Bisogna mangiare con la bocca chiusa, non parlare a bocca piena, ma deglutire prima di rispondere e possibilmente senza troppo rumore.
10-Comunque se la deglutizione è troppo laboriosa, nel frattempo qualcuno ci rivolge una domanda, mettere la mano davanti alla bocca prima di pronunciare qualche parola e dare una breve risposta.
11-Mettere in bocca sempre piccoli bocconi, perché se qualcuno ci rivolge una domanda, la deglutizione è breve, evitando di fare aspettare la nostra risposta ed evitando la situazione un po’ imbarazzante.
12-Sono vietati tutti i rumori legati alla masticazione, i gorgoglii quando si beve e risucchi.
13-In occasioni formali, è vietato augurare buon appetito, o fare qualsiasi commento sui cibi (è troppo, è poco, insipido, di scarsa qualità, ecc. ecc.), mostrarsi troppo voraci o comunque eccedere in qualsiasi senso.
14-Una velocità eccessiva nel mangiare denota nervosismo ed è contagiosa, allo stesso modo, è esasperante l’ eccessiva lentezza, ed inoltre ostacola il servizio, un pranzo informale comunque non dovrebbe durare più di un’ora e mezza.
15-Sono vietati gli assaggi dai piatti altrui, perché è antigienico ed obbliga la persona seduta tra chi offre e chi riceve il boccone ad assistere ad un via vai di cibo.
16-Non si deve mai passare davanti alle persone, ma se si è obbligati a farlo, si chiede scusa.
17-Durante il pasto non far mai roteare in mano le posate.
18-Quando si finisce di mangiare, le posate si appoggiano sul piatto una affianco all’altra, con i manici rivolti verso destra. Non si sposta mai in avanti il piatto per far posto ai gomiti, che comunque in tavola non devono mai comparire.
19-Durante il pasto, si fa mai il panino.
20-Il pane si spezzetta con le mani e non si morde mai, senza sbriciolare sul tavolo.
21-Appena seduti a tavola, si prende il tovagliolo, lo si apre e lo si appoggia sulle ginocchia dove deve rimanere per tutta la durata del pasto.
22-Il bicchiere si prende sempre con la mano destra e si beve sempre a piccoli sorsi.
23-Durante il pasto non si usano mai i stuzzicadenti per pulire i denti, ma dopo,lontano dagli altri ospiti, comunque sempre con molta discrezione.
24-Il tono di voce deve essere pacato per non prevaricare gli altri, deviare argomenti che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno.
25-Conversare solo con i commensali di destra e di sinistra e di fronte e non con le persone sedute all’altra estremità del tavolo, per non essere costretti ad alzare troppo la voce, o escludere le persone che sono sedute in mezzo.
26-I padroni di casa devono sempre dare il buon esempio.
27-Evitare di gesticolare in maniera eccessiva.
28-A tavola non si fuma. In tempi passati a fine pasto i signori si alzavano e si ritiravano allo scopo di fumare nello studio, salotto, ecc. Oggi invece a fine pasto il cliente fuma, ma prima dovrebbe chiedere il permesso di fumare ai vicini del tavolo, al padrone di casa. (Se al ristorante solo negli ambienti dove è previsto per legge).
29-La puntualità non è un’opinione, per rispetto degli ospiti e del padrone di casa.
30-Quando l’ospite prevede un ritardo è obbligato ad avvertire subito con una telefonata sentita,e scuse plausibili.
31-Il ritardo è consentito solo all’ospite d’onore, uomo o donna che sia, potrà presentarsi con qualche minuto in ritardo.
32-A tavola, gli ospiti sia se al ristorante o in casa, aspetteranno il cenno della padrona di casa per iniziare a mangiare.
33-Quando siamo ospiti, nel momento del servizio non dobbiamo mai riempirci o farci riempire il piatto, perché il piatto stracolmo non è elegante, come non è elegante lasciare avanzi nel piatto. (Sia in casa che al ristorante).
33-Durante il servizio a casa o al ristorante bisogna evitare di lasciare soli gli ospiti.
34-Dopo il pranzo, gli ospiti si possono trattenere per un’ora circa, ma mai oltre la mezzanotte, soprattutto se il giorno successivo fosse lavorativo. (Bisogna sempre tenere presente la stanchezza di chi invita, a causa del lavoro di cui si è fatto carico. Comunque in ogni caso saranno i padroni di casa ad insistere perché gli ospiti si trattengano, se non sono stanchi, ecc.).

Autore: Franco Tacconelli

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