Castorani, Il vino del pilota

13 Marzo 2011

jarno-trulliStoria, azienda e degustazione dei vini dell’azienda vinicola abruzzese Castorani, dove anche il pilota pescarese Jarno Trulli dà il suo contributo.

La Castoranni ha raggiunto in pochi anni, bruciando le tappe, una posizione di tutto rispetto nel panorama enologico delle Colline Pescaresi e di tutto l’Abruzzo del vino. Una realtà figlia della passione per la vigna di Enzo Trulli, padre del più famoso Jarno, quest’ultimo portabandiera dell’automobilismo mondiale, oggi divenuto inevitabilmente anche lui uomo del vino. Indubbiamente l’immagine di Jarno Trulli ha portato vantaggi alla fase di comunicazione e all’affermazione del marchio aziendale; immagine sostenuta da una elevata tensione qualitativa quella quotidianamente investita dal pilota nel suo lavoro da professionista di livello mondiale, così come quella di tutti i componenti dello staff Castorani investono ciascuno nel proprio settore. A dividersi, assieme alla famiglia Trulli, gli onori e gli oneri del progetto del vino di qualità sono Bruno Cavuto, responsabile della vigna (ben 30 ha di proprietà e circa 45 in affitto) Angelo Molisani, responsabile di cantina dal 2008, e Lucio Cavuto che gestisce il settore marketing. Nel 2002 fu rilevato un cospicuo pacchetto vigna-anche di 45 anni di età -con appezzamenti dislocati nel pescarese, su terreni prevalentemente argillosi ad una altitudine media di 350 m sul livello del mare, e una linea commerciale denominata Podere Castorani, ampliata in breve tempo da un consistente numero di etichette. Su tutte segnaliamo lo Jarno Rosso, Igt  a base di Montepulciano, sin da subito destinato ad essere il vino di punta della produzione, il cui primo imbottigliamento è testimone della vendemmia 2003.

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Le uve che vi sono destinate solo il frutto di una selezione su viti di 35 anni, ancora allevate con sistema a tendone, ricondotte a rese più contenute; i grappoli subiscono un parziale appassimento in pianta, segue poi una vinificazione in vasche di cemento e un adeguato periodo di maturazione in tonneau. E nel campo sono stati adottati i dettami dell’agricoltura biologica per salvaguardare l’equilibrio della rigogliosa e incontaminata campagna delle colline di Alanno, terreni destinati a podere agricolo sin dal 1793, attività accertata da antiche mappe catastali custodite a Teramo, che riportano riferimenti al Casino Castorani, come proprietà del celebre chirurgo oculista Raffaele Castorani (inventore della prima tecnica di intervento chirurgico sulla cataratta, per anni docente alla Sorbona di Parigi). Epoca florida della tenuta fu il primo dopoguerra, per l’espansione della superficie coltivata ma, soprattutto, per l’avvicendarsi nella villa che domina la collina, di personaggi illustri dell’epoca, tra gli altri anche di Benito Mussolini. Le successive divisioni ereditarie e gli anni dell’industrializzazione e della spinta verso il settore terziario dell’economia del Paese portarono, anche qui, al graduale abbandono delle tradizioni agricole e vitivinicole e locali. La controtendenza dell’ultimo ventennio e l’affermazione del vino italiano come prima voce dell’export del settore agricolo hanno fatto sì che imprenditori, appassionati e lungimiranti, unissero le forze e le competenze per dar vita a questo ambizioso progetto del vino di qualità in terra d’Abruzzo. Con il riconoscimento dell’eccellenza di DUEMILAVINI  2011 per lo Jarno Rosso 2006 hanno già tagliato il loro primo traguardo. Speriamo sia solo il primo di una lunga serie di gran premi.

 

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Degustazione in Castorani

La Castorani si presenta annualmente sul mercato del vino con oltre 1 milione di bottiglie, ripartite in una vasta gamma di etichette (linee Majoloca, Le Paranze e Cadetto, produzione dai grandi numeri a prezzi convenienti oltre ad alcune selezioni extraterritoriali fra cui un brioso prosecco superiore millesimato, provocatoriamente chiamato Paparazzi). Le uve vengano selezionate nei territori dell’areale dell’Igt Colline Pescaresi e delle DOC Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo e sottoposte a vinificazione in cemento. Il parco legni è costituito da tonneau (botti da 500l) di varie provenienze (Francia, Stati Uniti, Russia) in cui le maturazioni spesso avvengono sui lieviti.

 

Jarno Bianco 2008 (Trebbiano 70%, Malvasia 20%, Cococciola 10%) gr. 13,5% – € 26

Color dell’oro. Intensità descritta da gradevoli toni di fiori di sambuco, frutta a polpa gialla e cenni appena boisé. Assaggio avvolgente, reso più snello da un’ottima spalla di freschezza e sapidità. Finale lungo e ricco di sensazioni fruttate, anche agrumate. Un anno in tonneau di legni di varia provenienza. Prima annata prodotta: 2006. Sulle lasagne con salsicce e funghi porcini.

 

Jarno Rosso 2005 (Montepulciano 100% ) gr.14,5% – € 31

Rubino concentrato. Esuberante complessità olfattiva: visciole, susine, bacche di ginepro, curcuma, tabacco scuro e macis. Potente espansione gustativa, fatta di morbidezza e tannicità ottimamente fuse. Persistente. Vigne di ogni di oltre 35 anni, un anno e mezzo in tonneau. Con il brasato.

 

amorino-biancoAmorino Bianco 2009 (Pecorino 100%) gr.13,5% – € 11

Paglierino con riflessi verdi. Naso intrigante per le sensazioni floreali e fruttate che esprime accanto ad una spiccata mineralità. Gusto animato da ottima componente acido-sapida e aromaticamente rispondente. Finale nitido. Cemento. Da vigne giovani, 10 anni. Sui tagliolini agli asparagi.

 

Montepulciano d’Abruzzo Podere Castorani 2006 (Montepulciano d’Abruzzo 100%) gr.14% – € 20

Uve selezionate nella sottozona Casauria da vigne di 40 anni. Rubino impenetrabile. Spessore olfattivo imperniato su toni di frutta matura e spezie. Sorso rosso denso e fruttato con tannino scalpitante appena smorzato dall’alcol. Un anno in botti da 500 l. Sul coniglio porchettato.

 

Montepulciano d’Abruzzo Coste delle Plaie 2007 (Montepulciano 100%) gr. 15% – € 9,50

Il cavallo di battaglia aziendale prodotto in circa 100.000 pezzi. Rubino da manuale da cui sfilano sentori di geranio, visciole, mentuccia e radici. Corposo quanto basta con tannini vivaci e gradevole persistenza dai tratti boschivi. Due anni sui lieviti. Su spiedini misti.

 

Trebbiano d’Abruzzo Coste delle Plaie 2009 (Trebbiano 100%) gr. 13% – € 9

Paglierino tenue su lievi tratti verdolini. Olfatto fragrante e definito: mela ancora acerba, margherite e un soffio vegetale. Sapido soprattutto, poi fresco. Breve persistenza su sapori di mandorla fresca. Riposa per tre mesi in vasche di cemento. Sul couscous ai frutti di mare.

 

Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo Coste delle Plaie 2009 (Montepulciano 100%) gr. 13% – € 9

Rosato  buccia di cipolla. Profuma di gelatina alla fragola e gerani. Approccio sapido e gustoso che invoglia a nuovi sorsi. Caldo ma equilibrato. Cemento per due mesi. Su guazzetto.

 

majolicaMontepulciano d’Abruzzo Cerasuolo Cadetto 2009 ( Montepulciano 100%) gr. 13% – € 5

Rosato chiaretto vivido. Olfatto con tocco vinoso, schietto e invitante con un sorso fresco e agile; sa di anguria e sale. Cemento. Indicato per un aperitivo estivo.

 

 

 

Autore: Tommaso Aniballi

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