La viticoltura in Germania fu introdotta dai romani intorno al I secolo a.C. e fiorì prevalentemente lungo la riva sinistra del fiume Reno e il corso del fiume Mosella. In periodo medievale la tradizione enologica fu continuata nei monasteri (il vino è indissolubilmente legato alla messa) e proprio in quel periodo vennero piantati i vigneti più famosi di tutta la Germania, prevalentemente nella zona di Rheingau. Le prime testimonianze scritte sulla coltivazione del Riesling, la varietà più diffusa in Germania, risalgono al 1435. Nell’Ottocento lo sviluppo dell’enologia tedesca fu bloccato, come in tutti gli altri paesi europei, dall’arrivo della fillossera, che fece la sua comparsa in Germania nel 1881. Superata la crisi, l’enologia riprese slancio.
La legislazione tedesca
Non è mai stato facile muoversi all’interno delle tante categorie dei vini tedeschi, sia per la difficoltà di capire e memorizzare parole lunghissime, che per la loro oggettiva complessità. Ora, però, è in atto un progressivo processo di semplificazione. I produttori migliori hanno deciso di andare oltre la vecchia normativa sfruttando la Verband Deutscher Prätikatsweingüter (VDP), l’associazione che li unisce già dal 1910 e che compare austera su tutte le loro etichette, con l’aquila stilizzata che tiene un grappolo d’uva. L’ultima classificazione ufficiale, con qualche aggiustamento, risale al 1971 e si basa essenzialmente sui contenuti zuccherini del vino, dando molto meno peso alle differenze del terroir: di conseguenza un consumatore si ritrova con molti dubbi nel leggere l’etichetta. I produttori delle regioni più importanti, poi, negli anni scorsi hanno introdotto dei nomi che avrebbero dovuto identificare i vigneti superiori, utilizzando però delle nomenclature diverse tra zona e zona, creando ancora più confusione. Ecco perché la recente decisione di introdurre uno schema unico è una svolta assoluta. Questo interviene solo a livello dei QmP, (Qualitätswein mit Prädikat), cioè i vini migliori, quelli per i quali è vietato lo zuccheraggio e che sono sottoposti ai controlli maggiori. Resta dunque inalterata la tradizionale nomenclatura di legge per gli altri vini, che vede, in ordine di qualità crescente:
- Tafelwein (vini da tavola)
- Landwein (una sorta di Igt)
- QbA (Qualitätswein bestimmter Anbaugebiet), questi ultimi spesso di una qualità già accettabile, ma ottenuti quasi sempre con l’aggiunta di zucchero.
Quanto ai QmP, resta valida l’applicazione della classificazione storica solo per i vini non secchi, cioè quelli halbtroken (con zucchero residuo tra 9 e 18 gr/l) e quelli dolci (residuo superiore a 18 gr/l); questi, a seconda del potenziale alcolico dell’uva ed espresso in gradi Oechsle, sono classificati in scala crescente in:
- Kabinett, Spätlese (vendemmia tardiva),
- Auslese (vendemmia selezionata, già con una parte di acini attaccati da botrytis cinerea),
- Beerenauslese (acini selezionati, spesso completamente botrytizzati),
- Trockenbeerenauslese (acini selezionati totalmente appassiti, cioè del tutto attaccati dalla muffa nobile);
- categoria a parte gli Eiswein (vini di ghiaccio) derivanti da uve vendemmiate con acini ghiacciati naturalmente e sottoposte ad un ulteriore processo di concentrazione naturale.
Tale classificazione, dunque, secondo la VDP non si applicherà più ai vini secchi (ancora oggi si trovano molti Kabinett e Spätlese trocken). Questi, se provenienti da uno dei siti migliori (solo 45 nell’intera Mosel-Saar-Ruwer) e rispettando un rigido disciplinare qualitativo, potranno fregiarsi della menzione di Grosses Gewächs e del simbolo di un numero uno. Nel caso di vini dolci, invece, la terminologia usata per tutti è quella di Erste Lage, sempre con lo stesso simbolo identificativo. Unica eccezione il Rheingau, dove per motivi di legge locale verrà ancora adottato per qualche anno un proprio nome per tutti i vini di vigneti superiori, Erste Gewächs.
Le zone di produzione, i vitigni, i vini
La coltivazione della vite è praticata in Germania prevalentemente lungo il corso del fiume Reno, altre zone di coltivazione sono lungo il corso del fiume Mosella, a ovest di Coblenza nella zona est di Francoforte, in prossimità di Stoccarda e, infine, in piccole zone nei paesi di Dresda e Lipsia. La Germania è tra i migliori produttori al mondo di vini bianchi di qualità: vini secchi delicati, ma anche dolci e sciropposi prodotti con grappoli lasciati appassire sulla pianta. I vini bianchi hanno in genere una gradazione alcolica compresa fra i 7° e gli 11°, ma con una notevole acidità che dona loro una straordinaria longevità, tanto che i vigneti tedeschi producono Riesling fra i migliori del mondo. Le uve rosse costituiscono un’eccezione, anche perché a quelle latitudini difficilmente giungono a piena maturazione. Le varietà a bacca bianca più diffuse sono il Müller Thurgau, il Riesling e il Sylvaner; seguono Bacchus (incrocio fra Sylvaner e Riesling), Ehrenfelser (incrocio fra Riesling e Sylvaner), Elbling, Faber (incrocio fra Müller Thurgau e Pinot bianco), , Gutedel (nome con cui è noto in Germania lo Chasselas), Huxelrebe (incrocio fra Gutedel e Courtillier Musqué), Kerner (ibrido prodotto da Trollinger e Riesling), Morio-Muskat (incrocio tra Sylvaner e Pinot Bianco), Optima (incrocio tra Sylvaner e Riesling con Müller Thurgau), Ortega (incrocio fra Müller Thurgau e Siegerrebe), Rieslaner (incrocio fra Sylvaner e Riesling), Rülander (Pinot grigio), Scheurebe (incrocio fra Sylvaner e Riesling) e Weissburgunder (Pinot Bianco). Le principali uve a bacca rossa sono Portugieser, Spätburgunder (nome tedesco del Pinot nero) e Trollinger (nome tedesco della Schiava). La Germania produce anche modeste quantità di vini rosati, vini spumanti, i cosiddetti SeKt, lavorati con il metodo Charmat.
Le regioni di produzione di qualità
La Germania conta 13 regioni di produzione di qualità. Le più importanti sono:
- Franconia – Si trova a est di Francoforte, al confine nord della Baviera; la coltivazione della vite viene praticata prevalentemente lungo le rive del fiume Meno. Le varietà bianche più diffuse sono il Sylvaner e il Riesling. Nella regione si producono anche notevoli vini rossi dalle varietà Spätburgunder e Portugieser
- Mosel-Saar-Ruwer – La regione si estende lungo il corso del fiume Mosella, dal confine con la Francia fino al punto in cui la Mosella si unisce alla fiume Reno. La varietà più coltivata è il Riesling, che da sola copre oltre il 50% della superficie vitata, seguita da Müller Thurgau ed Elbling. In questa regione si trovano i vigneti fra i più ripidi del mondo, taluni con pendenze prossime al 70%. I vini della Mosella sono imbottigliati in particolari bottiglie dette flauti o renane, di colore verde.
- Pfalz – La regione si estende lungo la riva occidentale del fiume Reno fino al confine con l’Alsazia, a sud di Francoforte. L’uva più coltivata è il Riesling, che in questa zona produce vini dagli aromi fruttati e spesso speziati. Le altre varietà sono Gewürztraminer, Weissburgunder, Rülander, Spätburgunder, Müller Thurgau, Kerner, Morio-Muskat e Scheurebe.
- Rheingau – E’ la miglior zona del mondo per la produzione di vini Riesling, che qui risultano molto aromatici e corposi. L’uva più importante di questa piccola regione a ovest di Francoforte, dopo il Riesling (che rappresenta l’80% delle varietà coltivate), è lo Spätburgunder con cui si producono buoni vini rossi con aromi tendenzialmente speziati e di mandorla amara.
- Rheinhessen – E’la regione vinicola più estesa della Germania; si trova a sud del Rheingau, e si estende lungo il corso del fiume Reno. La sua produzione è perlopiù orientata a vini ordinari e poco costosi, in genere prodotti da cooperative, con le varietà Müller Thurgau, Bacchus, Kerner, Morio-Muskat e Huxelrebe. Nella regione si producono però anche ottimi Riesling, seppure in modeste quantità.
- Ahr – a sud di Bonn, sulle rive dell’Ahr, il terreno è composto da scisti di origine vulcanica. I vini bianchi sono secchi e vivaci. I rossi sono fruttati e possiedono un fascino discreto. I principale vitigni per i bianchi sono: Riesling e Müller-Thurgau; per i vini rossi: il Pinot nero, Spatburgunder ed il Portugieser, per i 2/3 della produzione.
- Mittelrhein – situato sulle due rive del fiume Reno da sud di Bonn a nord di Rudescheim. La vigna occupa i pendii a picco o le terrazze. Il terreno è argillo-scistoso. Sono prodotti unicamente vini bianchi corposi con una gradevole punta di acidità se provenienti dal vitigno Kerner. I vitigni sono: Riesling e Müller-Thurgau, Kerner, Bacchus, Optima, Scheurebe, Sylvaner.
- Baden – sulla riva destra del Reno, fino al lago di Costanza. E’ il vigneto più meridionale. I terreni sono molto vari: calcare, loess, argilla, muschelkalk e vulcanico. La diversità dei terreni e dei vitigni permette di produrre una vasta gamma di vini. I vitigni per i vini bianchi sono: Gewürztraminer, Müller-Thurgau, Rulander, Riesling, Gutedel; per i vini rossi: Spatburgunder.
- Sachsen – (Valle dell’Elba, ex R.D.T.) si trova nel distretto di Dresda. I terreni sono caratterizzati da rocce arcaiche profondamente disgregate (sienite, granito e porfidogranitico) in molti luoghi, frammiste ad argilla e sabbia, predominano i terreni poveri in calcio. I vini per entrambe le Regioni della ex R.D.T sono ben caratterizzati e di corpo, sovente con acidità accentuata. Uguali sono anche i vitigni utilizzati.
Autore: Tommaso Aniballi