L’arte del conversare

18 Giugno 2010

Il modo migliore di condurre una conversazione.

18934-sacra-conversazione-fra-angelicoIl primo elemento che emerge in una conversazione e l’ educazione dei partecipanti. Saper gestire una conversazione in maniera perfetta è una vera e propria arte. Il conversatore che conosce le buone maniere è colui che nel momento opportuno effettua la giusta osservazione, senza urtare la sensibilità dei presenti, infatti l’ arte del conversare consiste nell’ esporre le proprie idee, con poche parole, semplici e chiare. Il conversatore educato deve rispondere a ciò che gli si chiede, più che a quello che vorrebbe dire, senza infastidire i presenti e usa frasi compiute, parla con naturalezza, tratta con tono adeguato le questioni importanti e con tono scherzoso le questioni futili.
Spesso la carriera e il successo di una persona sono legati alla sua capacità di conversare. E’ d’ obbligo in una conversazione parlare uno per volta e quando arriva il proprio turno esporre le proprie argomentazioni con un lessico appropriato e una sintassi compiuta, e nel caso che si debba ribattere ad un’ osservazione, effettuarla con fermezza, ma anche con cortesia. In una conversazione non bisogna cercare di superare l’ interlocutore con un tono di voce più alto, ma con cultura e preziosità d’ eloquio, usando sempre un tono di voce costante e misurato. Il conversatore che conosce le buone maniere, sa partecipare al confronto anche in silenzio, ascoltando le esposizioni degli altri interlocutori, non parla male delle persone assenti, non interrompe gli altri partecipanti alla conversazione, non conversa masticando gomme o fumando, presta attenzione alle parole degli altri partecipanti, non si mostra annoiato ai discorsi degli altri, non sbadiglia e non guarda frequentemente l’ orologio, non conversa con inflessione dialettale, non gesticola o tocca le persone mentre dialoga, si rivolge con il lei verso le persone con cui non ha confidenza e mentre conversa non usa parole straniere più alla moda come: “no problem” invece di non c’è problema; “chance” invece di possibilità; “trend” invece di tendenza; “gap” invece di divario o differenza; “opzione” invece di scelta; “soft word” invece di parlare mielato; ecc. Chi non rispetta queste semplici norme di civile conversazione è considerato ineducato e rozzo.

conversazione-a-tavola-2La conversazione a distanza: gli uomini di oggi sono sempre più “Homo telefonieus” infatti a partire dal risveglio al mattino, si comincia a parlare al cellulare, si continua al bagno, a colazione e durante tutto l’ arco della giornata. Pertanto la comunicazione a distanza è in continuo aumento, dovuto anche alla facilità e ai bassi costi di utilizzo di cellulari, SMS ed e-mail, i quali devono effettuarsi all’ insegna delle buone maniere. Quindi abbassare il volume della suoneria, altrimenti disturberemo i vicini, soprattutto di notte, oppure quando ci troviamo sui mezzi pubblici, al ristorante e in tutte le occasioni in cui ci troviamo in mezzo alla gente. Invece si consiglia di spegnerlo: nei luoghi di culto, negli ospedali, nei cimiteri e nell’ ambiente di lavoro. Le telefonate appartengono alla vita privata e tali devono rimanere, quindi le persone che si trovano intorno a noi non devono in nessun modo essere coinvolte. Non è fine ostentare: il telefonino alla moda, l’ ultimo ritrovato o altre tecnologie simili, parlare ad alta voce; l’ utilizzo di questi mezzi di comunicazione deve essere effettuato con molto buon senso.
Fare sempre telefonate coincise, soprattutto quando non usiamo il nostro telefonino, o perché potrebbero esserci altre telefonate in arrivo, o si rischierebbe di infastidire la persona con cui si sta parlando. Quando dobbiamo fare o ricevere una telefonata, chiedere il permesso, allontanarsi dalle persone con cui ci troviamo in quel momento, appena finito si ritorna dalle persone e si chiede scusa. Un comportamento poco elegante è quello di usare il cellulare a tavola in presenza di ospiti, oppure lasciare da soli i nostri ospiti per parlare al telefono. Non fare mai telefonate nei momenti poco opportuni: durante i pasti, la notte o in altri momenti importanti della giornata, ovviamente fatta eccezione per le telefonate urgenti. Non è elegante dopo un colloquio telefonico fare diventare oggetto di conversazione, le confidenze che ci hanno appena riferite. Quando si effettua una telefonata è educato presentarsi e salutare chi ci risponde e lo stesso deve fare chi riceve la telefonata. Evitare di far aspettare le persone al telefono, ascoltando una musica pre-registrata, è più elegante salutare velocemente la persona che ci ha chiamato e impegnarsi a richiamarla appena possibile. E’ norma di buona educazione, richiamare le persone che ci hanno cercato in nostra assenza, lo stesso vale per gli SMS e le e-mail ricevute. Non distribuire agli amici e ai conoscenti i numeri telefonici, gli indirizzi e-mail, se non previa autorizzazione. Usare con saggezza il cellulare e gli altri mezzi di comunicazione moderna: preserva la salute, l’ economia domestica e le buone maniere.

Autore: Franco Tacconelli

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