La descrizione del profumo

20 Luglio 2010

bot-e-bic.-grwurztraminer41L’olfatto è un senso molto fine e sensibile, che permette di percepire tutte le sfumature, anche le più sottili e nascoste, che nel profumo dei vini si mescolano e si intrecciano in originali combinazioni. La serie di aggettivi proposta per la descrizione del profumo dei vini non ha la pretesa di essere assoluta e insindacabile, ma solo di fornire gli strumenti sufficienti per poter svolgere una corretta analisi olfattiva, prendendo in considerazione i principali gruppi di profumi. La classificazione dei profumi è dunque passibile di miglioramento, aperta a ulteriori approfondimenti. L’elenco non è vincolante e né rigido, ma è una specie di guida, che tranne rare eccezioni permette di descrivere il misterioso e complesso universo del profumo del vino. La descrizione del profumo non può essere casuale, ma deve mettere innanzitutto in evidenza i sentori più significativi, intensi e immediatamente riconoscibili, facendo poi seguire quelli che lo completano. Vediamo alcuni esempi. Il profumo del vino libera sensazioni fruttate e floreali, fragranti, con sentori di mela e pera, biancospino e altri fiori bianchi. Questa descrizione avrebbe potuto essere ancora più sintetica: fruttato e floreale, fragrante; mela, pera, biancospino e altri fiori bianchi. In entrambi i casi viene descritto il profumo di un vino bianco giovane, ottenuto da un vitigno non aromatico e con un profilo olfattivo piuttosto delicato, che mette in evidenza sentori di frutta seguiti da quelli di fiori; entrambi sono freschi e vivaci (fragranti), con pochi semplici riconoscimenti. Un bouquet descritto come erbaceo, franco, speziato e fruttato, con riconoscimenti di peperone verde, pepe nero e chiodi di garofano, confetture di prugne e legno, presenta un sentore di peperone verde che emerge su tutti gli altri in modo chiaro e netto; solo successivamente si percepiscono sfumature di spezie, confetture, legno, che riconducono al profumo di un vino ottenuto da un vitigno con spiccate note erbacee (si potrebbe pensare a un Cabernet) di media maturazione e che ha subito un passaggio in botte. Un altro vino potrebbe avere un profumo aromatico, floreale, fruttato, leggermente speziato, con riconoscimenti di rose, frutta esotica (litchi, papaia), spezie dolci e miele, su un leggero sfondo di erbe aromatiche. Questa descrizione corrisponde a quella del profumo di un vino ottenuto da un vitigno aromatico (Moscati, Malvasia, Brachetti, Gewürztraminer); gli accenti floreali e fruttati, seguiti dai riconoscimenti specifici, riconducono immediatamente al profilo olfattivo di un Gewürztraminer. Un altro profumo potrebbe essere fruttato, tostato, speziato e leggermente floreale con sentori di banana e altri frutti esotici maturi, cocco e nocciole tostate, burro fuso e miele, fiori gialli un po’ passiti, in una cornice dolce di vaniglia. In questo caso e il profumo è complesso ed evoluto, con sfumature che fanno pensare ad un eventuale utilizzo di uve Chardonnay (banana e frutti esotici maturi), mentre altre (vaniglia, nocciole tostate…) riconducono ad un dosato passaggio in barrique.

 

Autore: Tommaso Aniballi

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