I disturbi che derivano da un’alimentazione non corretta.
Può capitare che guardando i risultati delle analisi si trovi una pressione un po’ alta, ma sempre nei limiti, che colesterolo e glicemia siano di poco sopra le righe, apparentemente tutto tranquillo, e invece…. i valori degli esami considerati insieme sono indice di uno stato patologico anche se presi singolarmente sono nella norma. La sindrome metabolica, quindi, può passare inosservata, ma rappresenta l’anticamera del diabete e diverse patologie cardiovascolari.
Il primo passo e osservare il girovita: e dall’eccessivo accumulo di grasso viscerale che portano tutti problemi. Le cellule che formano la “pancetta” hanno la proprietà di rilasciare sostanze che rendono le altre cellule meno sensibili all’azione dell’insulina e quindi occorre ridurre l’apporto di calorie in modo da consentire una graduale perdita di peso.
Ci sono alcune regole da non dimenticare ed alcuni consigli nell’alimentazione.
È utile cuocere la pasta “al dente”, in questo modo l’amido, ossia il suo componente principale, conserva integra la struttura e l’assorbimento degli zuccheri avviene più lentamente, rallentando così il ritorno della fame.
È opportuno alternare le proteine animali con quelle vegetali derivate dalla soia e dai legumi, mentre il consumo del sale va ridotto, dato il suo effetto negativo sulla pressione arteriosa. Aumentare l’assunzione di acqua anche se non si ha sete, in quanto facilita il ricambio idrico, permette il corretto funzionamento del metabolismo, favorisce la digestione e l’assorbimento di diversi nutrienti, aiuta a regolare la temperatura corporea grazie alla sudorazione.
È utile distribuire il cibo in 4-5 piccoli pasti e di consumare la frutta con un minimo di cautela, in particolare banane, fichi, uva, arance che contengono un discreto livello di zuccheri semplici.
Fare una buona colazione al mattino, in quanto con noi si risveglia anche il metabolismo, ben disposto, dopo il digiuno notturno, a consumare le calorie che assumiamo. Saltando la colazione, arriveremo a pranzo o a cena affamati, questo ci porterà ad assumere una quantità eccessiva di calorie che l’organismo non può bruciare subito. Le calorie in eccesso verranno così trasformate in grassi di riserva, cioè nella “pancetta”. Anche l’attività fisica è fondamentale per evitare la sindrome metabolica, infatti l’aumento o la diminuzione di peso e dettato dal rapporto tra le calorie che assumiamo e quelle che consumiamo. Infine è consigliabile usare delle tecniche di rilassamento, come il Training Autogeno per abbattere l’ansia presente nello stress quotidiano che ci aiuta a ridurre la “fame nervosa” e quindi l’aumento di peso.
in collaborazione con www.psichesoma.it