vitigni: da Damaschino a Dornfelder

17 Gennaio 2013

DAMASCHINO

Origini
Raro vitigno a bacca bianca, il cui nome lascia presumere una probabile provenienza dalla città di Damasco. Si ipotizza sia giunto in Sicilia, e in particolare nell’area di Trapani, durante la dominazione araba. Le poche citazioni di questo vitigno risalgono al 1868 per opera del Mendola. Successivamente lo si trova nel Bollettino Ampelografico del 1885. Nell’agro Marsalese, fu utilizzato nella ricostruzione post-fillosserica dei vigneti in quanto ideale a soddisfare la domanda di vini da pesce. Oggi è stato quasi interamente sostituito dal Catarratto, più resistente alla peronospora e al marciume del vino.

Caratteristiche del vino
Il vino che se ne ottiene si presenta di colore giallo paglierino, con un gradevole profumo vegetale e corpo leggero. In purezza o in unione con altri vitigni dà luogo ai DOC Delia Nivolelli e Marsala.

Maturazione
Precoce, con una produzione ottima e costante, discreta vigoria.

Sinonimi
Beldi in Tunisia, Faraona in Algeria, Mayorquin in Francia, Planta Pedralba in Spagna.

 

DENELA

Origini
Di origine sconosciuta, quest’uva nera è attualmente diffusa a livello di pochi esemplari nella Valle di Montorio e nella Val Squaranto, in provincia di Verona.
Mostra un grappolo serrato di media grandezza, con acini ricoperti di abbondante pruina e buccia ricca di tannini.

Caratteristiche del vino
Vinificata in purezza, dà un vino di colore rosso rubino violaceo intenso, odore vinoso, sapore piuttosto astringente e finale amarognolo.
E’ una varietà potenzialmente interessante per la ricchezza del suo corredo polifenolico.

Maturazione
Fine settembre, produzione discostante e buona vigoria.

 

DINDARELLA

Raro vitigno a uva nera, coltivato prevalentemente in provincia di Verona. Recenti analisi genetiche hanno dimostrato l’identità della Dindarella con la Pelara o Pelada. In purezza o in unione con altri vitigni, da luogo ai seguenti DOC: Garda Orientale, Val d’Adige e Valpolicella. Le uve Dindarella, sottoposte ad appassimento, vengono inoltre utilizzate per la produzione di vini della tipologia Recioto.

 

DIOLINIOR

Vitigno a uva nera coltivato unicamente in Valle d’Aosta. È stato ricavato dall’incrocio dei vitigni Rouge de Noir, Pinot Nero, realizzato nel 1970 da André Jaquinet. Se ne ricava un vino corposo con buoni tannini e ricco di colore. Viene generalmente usato per uvaggi.

 

DOLCIAME

Origini
Raro vitigno a uva bianca, in via di estinzione, presente nei comuni di Umbertide e Città di Castello, in provincia di Perugia. Il suo nome è probabilmente dovuto alla particolare dolcezza delle sue uve mature. È impiegato in unione con altre varietà locali per la produzione di vini di pronta beva.

Caratteristiche del vino
Sempre impiegato in mescolanza ad altre varietà autoctone locali per la produzione di vini di pronta beva, quando vinificato in purezza dà luogo a vini bianchi di colore giallo paglierino, profumi semplici, corpo leggero e spiccata acidità.

Sinonimi
Malfiore

 

DOMINA

Vitigno a bacca nera, ottenuto in Germania dall’incrocio fra Portugieser e Spätburgunder (Pinot Noir). Dal primo ha preso la notevole capacità produttiva, dal secondo la maturità, il colore e i tannini, ma senza riceverne le caratteristiche di eleganza e fruttosità. E’ coltivato prevalentemente nelle zone più fredde della Germania, in Franconia e Ahr.

 

DORNFELDER

Origini
Il Dornfelder è stato creato nel 1955 presso il primo istituto tecnico tedesco del vino a Weinsberg da un incrocio tra i vitigni Helfensteiner e Heroldrebe. I grappoli, grandi e scuri danno rossi dal colore particolarmente intenso e molto corposi. Inizialmente apprezzato come vino cuvée (miscelato ad esempio a Trollinger, Lemberger, Riesling e Silvaner), oggi il Dornfelder acquista sempre maggiore rilevanza quale vino indipendente, dall’affinazione tutta particolare, ad esempio barricato in piccole barrique di rovere.

Caratteristiche del vino
Il Dornfelder è un rosso dal colore scuro molto fruttato, al naso amarene, more, ribes nero. E’ un vino sincero con un corpo robusto. Servì per molto tempo come supporto colorativo per lo Spaetburgunder ed altri vini.

 

Autore: Tommaso Aniballi

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