Ingredienti
Per la pasta frolla
500 g di farina
250 g di burro
200 g di zucchero
60 g di uova
40 g di tuorli
2,5 g di buccia di limone grattugiata
1,5 g di sale fino
0,25 g di vaniglia o vanillina
un pizzico di lievito chimico
Per il composto di ricotta
600 g di ricotta di pecora
200 g di zucchero
2 uova
30 ml di liquore sambuca
Per la finitura del dolce
300 g di confettura di visciole
Preparazione
Per la pasta frolla
1. Setacciare la farina e disporla a fontana. Ammorbidire il burro e lavorarlo con la punta delle dita insieme alla farina, sbriciolando con il palmo delle mani verso la fine, in modo da ottenere un composto sabbioso.
2 Unire lo zucchero, gli aromi e il sale.
3. Ridisporre il composto a fontana, e versarvi al centro le uova e i tuorli battuti.
4. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo, senza lavorare troppo la pasta
5. Avvolgere la pasta con pellicola trasparente e lasciarla riposare in frigorifero per circa 30’ prima dell’utilizzo.
Per il composto di ricotta
Setacciare la ricotta ed amalgamarvi le uova e lo zucchero, ed aromatizzare con la sambuca.
Per il confezionamento e la finitura del dolce
- Stendere la pasta frolla con il mattarello, ad uno spessore di circa 5 mm, dandogli una forma circolare.
- Avvolgere il disco intorno al mattarello e srotolarlo su una teglia imburrata ed infarinata.
- Praticare sul disco dei fori con un rullo forasfoglia, o con i rebbi di una forchetta.
- Ricoprire la superficie della pasta frolla con un leggero strato di confettura di visciole.
- Effettuare un secondo strato utilizzando la crema di ricotta e livellare bene.
- Rimpastare i ritagli della pasta frolla utilizzata in precedenza, stenderli e ricavarne delle strisce con l’aiuto di una rotella tagliapasta.
- Sistemare le strisce sulla superficie della crostata formando un reticolo e sistemare bene i bordi.
- Cuocere in forno per circa 35 -40’ a 170 °C.
Note e consigli
a) Dolce tipico della cucina ebraico romanesca dal gusto particolare.
In sostituzione della confettura di visciole è possibile utilizzare la confettura di ciliegie, più facilmente reperibile.
b) In origine pare che al posto della confettura di visciole venissero utilizzate le visciole fresche denocciolate.
Ricetta dello chef A. Solillo